A partire dall’approvazione della legge 172/2012, di ratifica della Convenzione di Lanzarote, la fattispecie in esame è stata oggetto di una pluralità di interventi di riforma che però, a causa del loro carattere per lo più emergenziale, non sono riusciti a risolvere le principali questioni interpretative che ruotano attorno alla descrizione del tipo legale.
In particolare, a fronte dell’aumentato disvalore della fattispecie, restano irrisolti taluni deficit in tema di tassatività e sufficiente determinatezza che finiscono per ripercuotersi anche sul piano dell’offensività, così come persistono ambiguità sul bene oggetto di tutela, favorite dalla controversa collocazione sistematica dell’art. 572 c.p.
A tal proposito, si è mostrata particolarmente complessa l’interpretazione della nozione di “persona della famiglia o comunque convivente”, questione che inevitabilmente si ripercuote anche sull’operazione ermeneutica tesa a tracciare la linea di confine tra i maltrattamenti e la contigua fattispecie del cd. “stalking familiare”.
Il succedersi degli interventi di riforma, inoltre, per un verso ha reso particolarmente rilevante il tema dell’individuazione del momento consumativo della fattispecie e, di conseguenza, dell’individuazione della legge applicabile, per l’altro ha reso tangibile la necessità di addivenire ad una complessiva riformulazione della norma incriminatrice.
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